Il 27-12-2013 il
consiglio comunale approva a maggioranza, un ordine del giorno che per me ha
dell’incredibile.
La riscossione coattiva
dei crediti, viene data in gestione sperimentale per un anno a Poste tributi
S.c.p.a.
Il comune di Scordia,
dalle informazioni in mio possesso, può contare su un organico di circa n. 110
dipendenti che lavorano 36 ore a settimana e n. 78, ex articolisti, che
lavorano 24 ore settimanali.
Se si considera che per una popolazione da 10.000 a 59.999
persone, ci dovrebbe essere 1 dipendente ogni 122 residenti, io
credo che come personale ce ne sia abbastanza, quindi non si capisce perché non
possa essere gestito il servizio di riscossione coattiva, dai nostri dipendenti.
Si pensa che non siano
all’altezza? Io credo che lo siano.
Se non lo sono, possibile
che non ci sia una persona all’altezza che possa formare gli altri?
Tutto mi sembra strano,
allo stesso tempo considero una decisione di questo tipo sbagliata.
Si parla tanto di
sprechi, di gestione del personale, di riqualificazione del personale, per non
parlare di incentivazione del personale; in questo caso si è semplicemente
detto facciamo fare ad altri.
In una azienda, il
comune è una azienda, il personale viene utilizzato correttamente, con
incarichi precisi, con responsabilità precise, con carichi di lavoro adeguati, non
si può parlare di esuberi, non si può parlare di cattiva gestione, perché
altrimenti l’azienda non funziona, se una azienda non funzione prima o poi
chiude. Gli enti pubblici per troppo tempo sono stati gestiti male, un luogo
dove se si sbaglia quasi sempre nessuno paga, se ci sono degli esuberi nessuno
perde il posto di lavoro, io non voglio che la gente perda il posto di lavoro,
ma che almeno sia produttiva, se un dipendente sbaglia deve essere richiamato o
punito per evitare che l’errore possa ripetersi, insomma per essere breve, io
vorrei che un ente funzionasse come è giusto che sia.
Il cittadino deve avere
e deve pretendere un servizio adeguato, senza perdite di tempo, senza sprechi e
senza errori.
Convinto che si sia
fatto una scelta sbagliata, spero si possa più avanti tornare indietro, intanto
è giusto che i cittadini vengano informati.
Giuseppe Cataldo