mercoledì 27 giugno 2012

Riunione consulta giovanile

Ieri, come sempre, alla riunione della Consulta giovanile, il gruppo più numeroso è stato il nostro. Abbiamo presentato alcune idee, di modifica del regolamento interno della consulta che sono state approvate all'unanimità (ora la palla passa al consiglio comunale). Inoltre, abbiamo presentato una mozione per ciò che riguarda le comunicazioni ai mebri dell'assemblea: da oggi verranno effettuate solo tramite e-mail, gruppo facebook e sul sito del Comune, quindi niente più chiamate nei cellulari e/o raccomandate postali con un conseguente risparmio per le casse comunali. Anche questa proposta è stata approvata all'unanimità. Sono state presentate uleriori proposte per ciò che riguarda un evento di tre giorni da organizzare tra luglio e agosto.
Questa è la POLITICA DEL FARE!
Oltre al sottoscritto, il nostro movimento giovanile all'interno dell'assemblea è rappresentato anche da Giuseppe Millesoli, Giuseppe Avola e Angelino Gambera. Grazie ragazzi, continuiamo così...

giovedì 7 giugno 2012

Dati allarmanti dal Ministero dell'Economia

Questi professori ci stanno portando nel baratro!

Dai dati del Ministero dell'Economia dai quali si evince che le entrate tributarie sono diminuite del 2,9%, emerge una sola cosa, che poi è una regola basilare di economia e questi "professori" dovrebbero conoscere bene: in tempo di recessione, se si vuole uscire dalla crisi, non bisogna aumentare le tasse per far si che il gettito aumenti, bensì occorre diminuirle, perchè se al cittadino a fine mese rimangono più soldi in tasca è ovvio che sarà portato a spendere di più. In questo modo cresceranno i consumi, con tutta una serie di conseguenze a catena, vale a dire che le piccole e medie imprese usciranno, a loro volta, dalla crisi, quindi avranno più entrate e pagheranno più tasse e, soprattutto, non saranno costrette a chiudere facendo perdere posti di lavoro, cosa che portebbe, invece, ad una contrazione dei consumi, quindi minor gettito per le casse dello Stato.
Se il cittadino spende quasi tutti i suoi soldi per pagare le tasse, non potrà mai spendere per altro che non siano beni di prima necessità.
Vorrei, inoltre, fare qualche considerazione sull'IMU. Questa non è altro che una patrimoniale mascherata da questo acronimo, che sarà un fardello pesantissimo sulle teste degli italiani. Per chi ha conoscenze in materia di diritto tributario sa benissimo che un principio fondamentale è quello secondo il quale, ove si può, si tenta di eliminare la "DOPPIA IMPOSIZIONE SULLO STESSO REDDITO", perchè ciò sarebbe iniquo. Il reddito, specialmente quello che ha consentito all'80% e più degli italiani di avere una casa, è stato già tassato attraverso una prima imposizione, ad esempio attraverso l'IRPEF. Pertanto, mettere una tassa sulle abitazioni, consisterebbe nell'andare a tassare, per la seconda volta, lo stesso reddito, violando il principio sù menzionato.Ma vorrei dire altresì che, mentre la vecchia ICI era un'imposta che rimaneva ai comuni, dell'IMU i comuni vedranno ben poco, quindi con questi soldi non si aggiusteranno le strade, non miglioreranno i servizi comunali, non si andrà ad avere più efficacia ed efficienza, principi che dovrebbero informare l'azione di tutta la P.A., ma andranno a Roma e si perderanno nei mille rivoli del biancio dello Stato.

Evasione Fiscale, anomalia del tutto Italiana.

In tempo di crisi, tutti cerchiamo di capire le cause,  sia gli esperti che i comuni cittadini si interrogano, uno dei motivi che generano una situazione come quella che stiamo vivendo oggi è sicuramente l’evasione Fiscale.
Male oscuro che potremmo certificare come Made in Italy, si perché negli altri paesi così detti industrializzati non esiste niente di lontanamente simile.
I dati ci dicono che il danno alle casse dello stato, e quindi ai cittadini, è di circa 120 miliardi l’anno, ben capite che con una cifra del genere, all’anno, si potrebbe pensare seriamente ad un piano per azzerare il debito pubblico, tra le altre cose, quel famoso fardello che ci portiamo addosso e che non permette ad una Nazione come la nostra, che per grazia ricevuta del buon Dio inanzitutto, per la splendida posizione geografica, per l’immenso patrimonio storico/culturale, e per tutte le innumerevoli risorse a nostra disposizione, di stare al primo posto in Europa come meriterebbe.
Una delle soluzioni, tanto decantanta da vari leeder politici, è fare scaricare tutto quello che si compra, prodotto o servizio che sia, così facendo tutto verrebbe fatturato e quindi documentato.
 ’   L'evasione è un fatto culturale ancor prima che fiscale, un malcostume che penalizza tanti e favorisce pochi. Inoltre non è solo un fenomeno che riguarda le così dette partite iva, anche i dipendenti di aziende private e pubbliche possono evadere, come? Pensate ai lavori secondari fatti in nero, che provocano due effetti negativi.  Evasione.
-         Sottrazione di lavoro ad addetti che vivono di reddito non dipendente, sottrazione di lavoro per soggetti che lo cercano.
Ovviamente si dovrebbe associare una riduzione del prelievo fiscale,  in Italia è sempre stato alto ed oggi più che mai è insostenibile.
Purtroppo, al di là della propaganda elettorale fatta da Tizio o Caio di turno, non si ha il coraggio di cambiare un sistema che difende gli interessi di pochi, ci vorrebbe,soprattutto in una situazione come quella che stiamo vivendo, una presa di coscienza diffusa e soprattutto un sano realismo che ci faccia capire che così avanti non si può più andare.
Pagando tutti, pagheremmo di meno, associando poi una vera riduzione dei costi inutili il nostro paese conoscerebbe una nuova stagione che permetterebbe di  ridare speranza ai cittadini.
Giuseppe Cataldo